Incipit
Addetta alla gestione dell’Acquedotto della Campania Occidentale (ACO), Acqua Campania provvede alla distribuzione idrica tramite un’infrastruttura interregionale, lunga circa 100 km (35 dei quali in galleria), che partendo dal basso Lazio, attraversa il Molise e arriva in Campania al nodo di San Prisco (Caserta): da qui partono poi le condotte di distribuzione dell’acqua verso l’area casertana, l’area flegrea e la città di Napoli.
L’ACO capta e trasporta, per la distribuzione all’ingrosso dell’acqua, circa 10.000 litri al secondo servendo, nelle condizioni di massimo utilizzo, circa 2 milioni di abitanti.
A caratterizzare la gestione dell’acquedotto, un alto livello di informatizzazione per il controllo dei processi, con apparecchiature, reti, software, procedure e risorse dedicate, ovvero con un sistema di Telecontrollo.
Dai bisogni…
L’acquedotto, dedicato quindi al trasporto idrico interregionale, è composto anche da manufatti interrati e da lunghe gallerie di oltre 5 km, dov’è necessario operare per semplici attività di gestione o interventi di manutenzione: in questi ambienti è possibile la presenza del Radon, un gas di origine naturale, potenzialmente nocivo, derivante dal decadimento dell’uranio, che si concentra soprattutto nei luoghi con scarsa ventilazione.
Da sempre attenta all’ottimizzazione del servizio, contenendo le perdite idriche e i consumi energetici, e al miglioramento della sicurezza sul lavoro tanto da ottenere la certificazione ISO 27000, Acqua Campania decide di misurare il tempo effettivo di esposizione al Radon dei lavoratori impegnati in luoghi con possibile presenza di questo gas, in primis nelle gallerie.
Chiaramente la società ha sempre monitorato l’esposizione dei lavoratori, misurando le concentrazioni e i tempi di esposizione, confermando che questo rischio negli anni è sempre rimasto residuale, dato il basso tempo di esposizione e la naturale ventilazione delle gallerie. In questo caso il bisogno che la tecnologia è chiamata a soddisfare consiste nel
> misurare tale esposizione in maniera più precisa, in automatico, passando da un sistema di stima a un sistema di misura. <
In sintesi, Acqua Campania vuol disporre di un sistema oggettivo per preservare la salute delle squadre di manutenzione ordinaria e predittiva, la cui permanenza in galleria non supera una o due ore: come misurare l’esatta esposizione degli operatori al Radon?
…alla risposta della tecnologia Bluetooth Low Energy
La risposta è racchiusa nel sistema Bluetooth Low Energy di BluEpyc: Beacon indossati al polso dei manutentori con il supporto del cinturino, EchoBeacon e Gateway installati a parete per rilevare in automatico quali operatori si trovano in una precisa area indoor delle gallerie e da quanto tempo (Indoor Positioning System).
In particolare, il Beacon, che è univocamente associato alla persona, trasmette in modalità wireless i propri dati identificativi all’EchoBeacon, preposto al monitoraggio di una precisa area della galleria – dispositivo cerchiato in rosso nell’immagine a sinistra -, e trasmette i dati raccolti dai Beacon e i propri a Gateway in ascolto, collegato al sistema di Telecontrollo dell’Acquedotto, ovvero ai PLC, alla rete di trasmissione e allo SCADA.
Tutti gli impianti dell’Acquedotto della Campania Occidentale, sono infatti collegati in rete e gestiti attraverso un sistema di supervisione, basato su tecnologia SCADA (Supervisor Control And Data Acquisition).
Una volta acquisite allo SCADA, le informazioni sono elaborate per il calcolo delle ore di presenza dei diversi dispositivi per ogni impianto e per ogni zona di esso, in cui è presente un EchoBeacon.
Tutto il personale della Gestione Operativa è dotato di un Beacon univocamente associato al dipendente tramite il codice MAC Address del dispositivo, visualizzato e gestito dallo SCADA al pari di una variabile d’impianto.
I dispositivi BLE sono gestiti da un’Unità Aziendale, che provvede alla programmazione e al mantenimento del sistema; inoltre, trattandosi di strumenti per il riconoscimento della persona, i Beacon associati e registrati non possono essere ceduti a terzi.
Sfide & Benefici
Dopo il primo approccio conoscitivo del sistema, facilmente superato anche grazie all’assistenza del nostro team tecnico, il sistema di monitoraggio è stato agilmente collegato alla rete aziendale e a SCADA, l’interfaccia uomo-macchina che permette al responsabile di conoscere chi è in impianto e da quanto tempo, oltre a disporre di una dettagliata reportistica.
L’integrazione di diverse tecnologie non è sempre immediata e anche in questo caso, per acquisire le informazioni dai Gateway attraverso gli stessi supporti trasmissivi del telecontrollo, è stata necessaria una stretta collaborazione fra il nostro team tecnico e il System Integrator di Acqua Campania, al fine di trattare le informazioni provenienti dal sistema di monitoraggio Radon al pari dei dati gestionali.
Allo SCADA è stata così sviluppata una sezione dedicata a tale scopo, che consente la segnalazione immediata della presenza, tramite la sola visione del MAC Address del device BLE, del personale nella zona di sensibilità di uno specifico Echo Beacon (ricevitore). Negli impianti dove sono previsti più ricevitori, quest’ultimi sono settati per il riconoscimento selettivo di un’area dell’impianto, distinguendo per esempio la zona esterna da quella interna.
I dati registrati allo Scada, ovvero le ore di presenza per impianto di ogni dispositivo (l’associazione dispositivo/uomo viene fatta direttamente dal RSPP dell’Azienda), viene pubblicato su un portale intranet dedicato a questo specifico monitoraggio.
Installato a luglio 2023, questo sistema di monitoraggio indoor resterà in test per alcuni mesi, necessari al settaggio delle sensibilità e della corretta misura dei tempi di esposizione, trattandosi di una vera e propria valutazione del rischio espositivo al Radon.
Il monitoraggio degli ambienti di lavoro e il contenimento dei rischi sono certamente un obbligo di Legge, ma l’efficacia con cui si attuano questi obblighi deve sempre essere oggetto di miglioramento, usando anche come in questo caso tecnologie di supporto i cui benefici sono evidenti: in Acqua Campania questo sistema IPS
ottimizza la misurazione dell’esposizione ad un agente nocivo, riducendo fortemente il rischio derivante.
Architettura Bluetooth Low Energy di BluEpyc
Cuore tecnologico del sistema di localizzazione indoor dei manutentori è l’architettura Bluetooth LE di BluEpyc, così configurata
♦ Disk Beacon Tag Bluetooth Low Energy con sensore accelerometro, indossati al polso degli operatori (modello orologio);
♦ EchoBeacon Repeater Plus, versione industriale IP 66 wall-mount, installati in galleria;
♦ Smart Gateway Outdoor wall-mount, installati in galleria.
La parola ai protagonisti
La gestione dell’Acquedotto della Campania Occidentale è sempre stata caratterizzata dalla continua ricerca di un adeguato livello tecnologico e dalla relativa applicazione dello stesso nel sistema aziendale: in particolare la digitalizzazione dei processi è per noi una prassi consolidata e attuata per migliorare continuamente gli standard di gestione.
La soluzione sviluppata con l’uso dei prodotti BluEpyc si inserisce perfettamente in questo contesto e lo completa, integrando al controllo degli impianti il miglioramento della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro
La storia di Acqua Campania testimonia il contributo che il Bluetooth LE può dare per la sicurezza sul lavoro. In particolare, l’architettura di BluEpyc poggia sulla localizzazione indoor ad aree tramite l’EchoBeacon, dispositivo di immediata installazione e configurazione, che permette di disporre di una preziosa informazione: dove si trova la persona.
