Fare gli Italiani, la mostra creativa racconta la storia dei 150 anni d’Italia anche con l’RFID | |
Settore ApplicativoRFID per l’interazione tra l’uomo e l’ambiente circostanteSettore di MercatoRFID per turismo e l’edutainment (musei, mostre, siti archeologici e botanici, parchi naturali…)TecnologiaRFID Passiva in banda HF |
Rivenditore
Studio Azzurro Produzioni – www.studioazzurro.com
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Esperienza Italia 150
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Torino celebra i 150 anni d’Unità d’Italia con Esperienza Italia 150, il nutrito calendario di 9 mesi di appuntamenti focalizzati in due grandi cuori pulsanti: le Officine Grandi Riparazioni con i suoi 22.000 mq di superficie espositiva, e la Reggia di Venaria Reale.
In questa cornice va in scena la mostra Fare gli Italiani, realizzata dal Comitato Italia 150 e dalla Città di Torino: una narrazione multimediale del percorso storico italiano in 10.000 mq che permette un approfondimento dei temi principali che hanno contribuito alla costituzione e allo sviluppo del nostro Stato, animato da scenografie teatrali, tecnologie d’avanguardia e opere d’arte.
Un sapiente mix di emozioni e ultimi ritrovati tecnologici, tra cui l’RFID, per alimentare il nostro comune sentimento di italianità, vissuto da oltre 420.000 visitatori da marzo a novembre 2011.
Dalle aspettative alla soluzione
Il percorso espositivo in Fare gli Italiani segue due matrici: una cronologica dal 1861 al 2011 attraverso le tappe salienti della coesione nazionale, dal preludio pre-unitario di Carlo Alberto allo Stato liberale, dalla Prima alla Seconda Guerra Mondiale passando attraverso l’epoca fascista, dalla Repubblica ed il boom post-bellico fino all’epilogo dei nostri giorni; l’altra matrice è invece tematica e, attraverso 13 isole, ripercorre i fenomeni che hanno plasmato il profilo degli italiani, tra cui la Scuola, la Chiesa, le Fabbriche, le Campagne, le Migrazioni ed i mezzi di comunicazione di massa.
All’ingresso della mostra il visitatore riceve una tessera RFID che, avvicinata ai 60 dispositivi posizionati nelle cruciali tappe cronologiche del percorso espositivo, memorizza l’immagine scelta, permettendo così di prendere appunti visivi dei materiali digitali proposti e di creare un percorso personalizzato di visita, di ricerca e di approfondimento delle tematiche trattate.
In particolare, la tessera RFID opera come una macchina fotografica, evocata anche nella grafica del badge: scattare all’interno del paesaggio virtuale della mostra un’istantanea del video in proiezione e memorizzare il fotogramma corrente estrapolandone le parole chiave associate.
Il materiale video proposto è infatti suddiviso al suo interno in sezioni definite ciascuna da una o più parole chiave che permettono di ritrovare i punti corrispondenti ad un argomento e collegare tra loro i diversi temi trattati secondi criteri di ricerca personalizzati.
Al termine della mostra il visitatore può visualizzare nelle postazioni interattive le immagini catturate dalla “scheda fotografica”, ossia la tessera RFID, durante la visita, di registrarle ed eventualmente di creare un album fotografico composto dalle immagini selezionate durante il percorso, memorizzando così la storia della propria visita.
Anche da casa, attraverso il sito internet, è poi possibile tramite le parole chiave associate a ciascuna immagine ritrovare gli argomenti corrispondenti, rivedere i filmati e approfondire gli argomenti di interesse.
L’RFID opera anche in due differenti isole del percorso multimediale, “Le campagne” e “Le Mafie”.
Il primo restituisce un affresco storico dell’ambiente rurale negli ultimi 150 anni ed è connotato dalla presenza di un cavalletto fotografico predisposto all’inserimento di una lastra fotografica dotata di un tag RFID: l’avvicinamento tra l’antenna inserita e scenografata nel cavalletto e la lastra dà avvio al video corrispondente ai due grandi schermi di plexiglass affiancati.
“Le Mafie” è invece l’isola tematica caratterizzata da una voragine al suo centro, metafora dell’invisibile e del sommerso: preso un faldone cartaceo dotato di tag RFID dall’archivio accanto ad ognuna delle quattro postazioni di lettura (ciascuno dedicato ad una vittima della mafia), lo si posiziona su un apposito supporto che ingloba un’antenna RFID, cosicché il sistema riconosca il tema scelto, cui corrisponde una proiezione sullo schermo adiacente.
Benefici
Sono così creati dei momenti partecipativi e creativi, per vivere la mostra coinvolgendo la persona attraverso i suoi personali interessi, in un’ottica di empatia e vicinanza al contesto e al tema storico trattato lungo il percorso della mostra: si tratta di sistemi progettati per una fruizione collettiva e socializzante, che ricalcano le modalità comunicative più immediate e dirette e presuppongono l’uso del corpo, del tatto, della voce e del gesto, il tutto con un approccio user-friendly.
Architettura RFID
Per realizzare un simile concept di fruizione della mostra, Studio Azzurro si è avvalso di tecnologia RFID operativa in banda HF, allestendo in particolare:
- 60 reader dell’ultima generazione MAX50.10-RE lungo il percorso espositivo.
- reader MR200 collegati alle pad-antenne nelle due isole tematiche,
- badge in PVC, formato ISO Card, consegnati ai visitatori.
Press Release
- La storia dell’Unità d’Italia raccontata con l’Rfid – TheBizLoft
- RFID Brings Italian History to Life – RFID Journal
- RFID Celebrates with You at the Exhibition “Making Italians” in Turin – RFID World Canada
- RFID per la fruizione culturale – DATACollection
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