Bologna, 12 giugno 2014
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Nella cornice di mcT Visione e Tracciabilità 2014, in scena a Bologna il 12 giugno ’14, l’apporto di RFID Global è focalizzato sulla tecnologia RFID: dalle doti tecniche in dinamica evoluzione alle modalità implementative, dalle architetture RFID di ultima generazione di reader, antenne, tag, periferiche ed add-on device ai servizi a latere per estrarre dal progetto tecnologico i benefici applicativi ed economici attesi, il tutto raccontato attraverso le esperienze vissute all’insegna della tracciabilità ambientata in svariati contesti, in primis il food&beverage.
Il mercato globale dell’RFID ha vissuto una continua crescita negli ultimi anni, con una stima 9,2 miliardi di dollari per il 2014 ed una previsione di 30,24 mld/dollari per il 2024 (fonte: IDTechEx); zoomando poi nel sistema Italia, pur appesantito dal perdurare della crisi, abbiamo registrato un trend di continua crescita, assestata negli ultimi anni intorno al 30%.
Monitoraggio della produzione, spesso anche con matching tra la linea di lavorazione ed il relativo personale addetto, controllo della movimentazione dei prodotti, spesso corredata anche di sensori di temperatura per una corretta conservazione del bene, e logistica sono gli ambiti applicativi più frequenti, dove la rilevazione automatica, ossia hand-free, e massiva dei beni, anche se racchiusi all’interno di un cartone o confezione, sono capacità tecniche e quindi prestazionali dell’RFID percepite con particolare valore.
Ma la soluzione tecnologica può generare maggiori benefici quando abbraccia una visione open-loop e quindi esce anche fuori dal sito produttivo, con i tag RFID apposti sul prodotto/imballo (dipende dal suo valore) che ne registrano la vita lungo la catena distributiva fino al punto-vendita, in un’ottica di protezione dell’originalità del bene ed eliminazione di percorsi distributivi alterati (mercato grigio in primis).
Quello agro-alimentare è in particolare uno dei settori d’eccellenza del “Made in Italy”, le cui esportazioni hanno superato per la prima volta 30 miliardi nel 2011, registrando così un aumento dell’8% (fonte Coldiretti): formaggi, vino, birra, olio di oliva e pasta sono solo alcune delle voci emblema di un brand che vale oro e nel quale anche la tecnologia può apportare ulteriore valore.
In sintonia con una simile peculiarità del mercato, la nostra proposta tecnologica RFID è sagomata alla luce delle specifiche esigenze da soddisfare: l’architettura tecnologica, attiva o passiva, in banda HF o UHF, si configura quindi in base all’obiettivo che il progetto mira a raggiungere, considerando parametri quali la distanza di rilevazione ed il numero di oggetti da tracciare, la volontarietà o l’automatismo dell’identificazione, oltre alle tipicità del contesto operativo (temperatura, acqua ed umidità, etc.), il che rende necessario il supporto ai nostri integrator partner lungo il processo d’implementazione dell’RFID, dai test allo studio di fattibilità presso l’end-user.
Ecco perché la risposta tecnologica a tutte queste variabili si articola in oltre 400 componenti RFID a catalogo di tag/transponder, antenne, reader e periferiche, corredati dai servizi di affiancamento tecnico-commerciale lungo il ciclo di implementazione. Nel ricco paniere delle ultime novità tecnologiche in casa RFID Global, spiccano
- il Mobile RFID HF Handheld Blade Reader, con 16 ore di autonomia operativa grazie alla batteria al litio e performance di tracciabilità potenziate in “Boost Mode“ (4W)
- il Long Range Reader UHF LRU1002, il controller multi-protocollo di terza generazione per la lettura/scrittura di transponders UHF EPC, che unisce l’aspetto Low Cost all’ High Performance
- la nuova famiglia di Tag RFID UHF, integrati con sensoristica, appositamente progettati nella forma e struttura tecnica per la supply chain agro-alimentare dal Dipartimento R&S di Global Tag , con l’ausilio tecnico dell’Università del Salento
- l’add-on device RFID RedWave Smart FlyBoard, la scheda elettronica che, dotata di intelligenza a bordo (processore CPU) e numerosi I/O, facilita la composizione delle architetture RFID (oltre 45 possibili combinazioni di reader ed antenne!) e, dopo aver catturato il dato, lo trasmette via Lan, WiFi o mobile GSM/GPRS.
Tutto ciò prende vita nell’intervento in conferenza
Vini, ortaggi e pietra naturale: tre storie per testimoniare l’apporto multiplo e distintivo dell’RFID nel
tracciare i prodotti ed innovare i servizi
dove l’RFID è l’alleato tecnologico di Tenuta Ornellaia (settore vitivinicolo), Cooperativa Agricola Ortoamico (settore orticolo) ed Antolini Luigi & C. (settore pietra naturale) nell’esperienza di innovazione di valore.
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