Gestione Produzione

Gestione Produzione

2024-11-19T16:16:58+01:00

L’incipit in un progetto RFID di gestione della produzione consiste in una o più migliorie da apportare, recependone i tratti distintivi e declinandoli poi in efficienza e obiettivi lean nel processo produttivo: il concetto di produzione coinvolge infatti diversi processi, dall’e-Kanban dalla tracciabilità delle materie prime o dei semi-lavorati movimentati tra la linea di produzione e il magazzino.

In un simile contesto, eliminare gli errori umani, che gravano economicamente sui costi di produzione, verificare la corretta composizione dei pezzi assemblati sulla base di una packing list, controllare i tempi e metodi di lavorazione, garantire la sicurezza dei lavoratori ed il perfezionamento della resa e del profilo qualitativo del bene prodotto attraverso un monitoraggio continuo dei vari reparti e dello stato di avanzamento di ogni singolo pezzo sono i plus cardine che l’RFID può apportare, a cui si aggiungono inventari frequenti e in tempo reale.

Il comparto manifatturiero è così vasto ed articolato, da rispecchiarsi in risposte ed infrastrutture RFID altrettanto ramificate: le esigenze del fashion, del food&beverage sono diverse da quelle del pharma, le aspettative e l’ambiente operativo dell’automotive e della produzione di quadri e motori elettrici per l’automazione differiscono dal comparto siderurgico; in ognuno di questi scenari l’RFID affronta sfide ed aspettative molto differenti, che possono spaziare dalla distanza di lettura all’identificazione massiva degli oggetti (anti-collisione), dalla tracciabilità automatica (hand-free) di oggetti/operatori/processi alla verifica dell’autenticità e correttezza del bene prodotto/assemblato: l’area TESTIMONIAL del nostro sito ben esprime questa natura trasversale dell’RFID, applicata per gestire la produzione/lavorazione dalle materie plastiche all’acqua, dalla pietra naturale alle pelli pregiate per il fashion, dal vino all’alluminio.

Dalla nostra esperienza risulta infine che, per meglio capire le spinte motivazionali alla tracciabilità di produzione e costruire così la corretta struttura tecnologica, operativa ed economica necessaria per avviare il progetto, bisogna adottare un approccio più globale al sistema, spalmando così costi e benefici lungo l’intera filiera produzione/distribuzione/vendita.

Riportiamo qui sotto, a titolo di esempio, due focus sul valore dell’identificazione e tracciabilità in produzione: anche se non esaustivi, i due focus mirano a evidenziare il ruolo della tecnologia RFID nell’abilitare efficienza nei molteplici scenari produttivi, dall’agro-alimentare ai metalli:

> Focus sulla tracciabilità nel food&beverage

La tracciabilità e rintracciabilità interna nella produzione agro-alimentare assicura la valorizzazione economica dell’intera filiera, 

Dalla nostra esperienza il bisogno primario dell’agro-alimentare che la tecnologia RFID è chiamata a soddisfare è legato alla tracciabilità dell’intera filiera alimentare: coltivazione/allevamento, produzione e confezionamento, magazzinaggio e distribuzione del prodotto finito.
In particolare, olio, vino, prosciutto, pane, ortaggi e prodotti della IV gamma sono le micro-aree del food&beverage che hanno avviato progetti, affidando all’RFID il compito di fornire dati in tempo reale ed affidabili lungo l’intera filiera, tra cui il monitoraggio dell’avanzamento di lavorazione, l’analisi della capacità produttività e della qualità dei fornitori (qualità, puntualità, etc.), migliorando anche l’appeal del brand agli occhi del pubblico.

Particolarmente sentita l’esigenza di identificare e tracciare l’arrivo del prodotto dai campi e il suo ingresso in linea di produzione, ad esempio all’arrivo in linea di monda in un recente progetto ambientato nel comparto dell’insalata ed ortaggi.

RFID nel food & beverage - RFID GLOBAL by Softwork

In  questa cornice, una delle capacità prestazionali dell’RFID più apprezzata consiste nel rilevare il prodotto, dalla singola confezione al box o pallet, in modo automatico, quindi senza alcuna operazione volontaria dell’operatore.
Il fatto di non essere invasivo, abbinato all’efficienza nel rilevare il tag anche non a vista ed in presenza di polvere, acqua ed umidità, fa dell’RFID un tool tecnologico ideale per il comparto agro-alimentare, uno strumento valido per rispondere alla normativa sulla tracciabilità e rintracciabilità.

>> Focus sulla gestione dei Tempi & Metodi in produzione

RFID & Bluetooth LE per gestire la produzione - Gruppo Softwork

Il comparto della produzione in fabbrica, con le sue esigenze di rilevazione automatica della presenza di persone/asset a distanze variabili da 1 a oltre 50 m, il tutto in ambiente ostico e, talvolta, privo di infrastrutture tecnologiche (es. Wi‐Fi), è particolarmente ricettivo della tecnologia Bluetooth Low Energy  per gestire in modo efficiente tempi e metodi di lavorazione.

Applicato come un RFID attivo, il sistema Bluetooth LE si compone del Beacon Wake‐up assegnato all’operaio e del dispositivo Activator installato su ogni isola, ossia sull’area votata ad una precisa fase di lavorazione (es. tornitura o fresatura): il sistema raccoglie in automatico il dato di presenza del lavoratore sull’isola, senza ostacolarne la mobilità da un’area a un’altra o richiedere particolari operazioni aggiuntive, per meglio soddisfare le esigenze e le tempistiche di produzione.
Anche fissando il Beacon Wake-up all’asset in lavorazione o al suo contenitore (box, châssis) e installando l’Activator nelle diverse aree di lavorazione è possibile disporre in tempo reale di una preziosa informazione: quanto tempo è necessario per produrre l’oggetto e, più in dettaglio, quale operaio per quanto tempo ha lavorato in una precisa area di produzione. 

Mixando due tecnologie (passiva LF e Bluetooth LE), il sistema Beacon Wake-Up & Activator assicura avanzate prestazioni di posizionamento e localizzazione indoor tramite l’identificazione di prossimità (precisione di 5-10 cm) e la trasmissione del dato long range (oltre 100 m).

 

Chiari i vantaggi generati da una simile architettura tecnologica:

funzionale: la presenza del lavoratore sull’area è rilevata in automatico, la tecnologia non richiede alcuna sua azione volontaria, eliminando così il rischio di errori umani e il rallentamento dell’attività lavorativa,
salutistico: le persone non lavorano in un ambiente costantemente irradiato da onde elettromagnetiche,
economico: l’architettura Bluetooth LE è semplice, composta da un Beacon per ogni lavoratore e un Activator per l’area da monitorare,
strutturale: il sistema Beacon Wake-Up & Activator richiede non solo pochi dispositivi, ma non necessita di nodi di rete.

Testimonial

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