RFID per la sicurezza

Sicurezza, qui intesa nell’accezione del termine inglese “safety” di protezione da atti che possono ledere cose o persone, trova nell’RFID lo strumento preventivo, che cattura il dato e lo integra in un sistema più globale per allertare situazioni potenzialmente pericolose: antintrusione, antincendio, home & building automation, antiterrorismo, oltre agli scenari della sicurezza sul lavoro, nella sanità per la tutela del paziente, sicurezza stradale, urbana ed ambientale (Intelligent Transport System).

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Come si declina, oggi, la sicurezza?

L’onda dell’innovazione digitale ha coinvolto negli ultimi anni anche il comparto della sicurezza, modificando il significato di questo elemento integrante dell’efficienza e delle operations snelle in molteplici scari, dalla fabbrica 4.0 ai cantieri edili, dalla gestione del traffico all’ambiente ospedaliero.
Nel 2020 a tutto ciò si è aggiunto lo scenario d’emergenza del Covid-19, dilatando ulteriormente il significato di sicurezza delle persone e degli ambienti di lavoro, tanto da far nascere l’espressione “distanziamento di sicurezza” come una sorta di immunità comportamentale anti-contagio.
In questo scenario, caratterizzato soprattutto dai bisogni di digitalizzazione e di protezione della salute, come ha reagito la tecnologia RFID / Bluetooth Low Energy?

> Location-based service alla base della sicurezza

Applicando Tag/Beacon a oggetti o persone in movimento e installando reader ed antenne RFID – oppure EchoBeacon e Gateway – nell’area da controllare, si ottiene un sistema per l’identificazione in modo univoco, la tracciabilità in modo automatico e la micro-localizzazione indoor degli item, il tutto su base standard.

Il concetto chiave su cui poggia l’architettura RFID e Bluetooth LE per tutelare la sicurezza è la localizzazione, ossia conoscere la posizione della persona o dell’oggetto: da questa informazione scaturiscono a cascata eventi o azioni, tra cui l’apertura/chiusura delle porte, il blocco del robot in linea di produzione, la gestione e ricerca degli asset dedicati alla produzione o alla manutenzione dei macchinari, gli allarmi sonori o acustici in caso di prolungata esposizione in ambienti nocivi o di rischio assembramento e troppa vicinanze di due o più persone.

Sicurezza al lavoro con il Bluetooth Low Energy - BluEpyc

Sicurezza in magazzino - GRUPPO SOFTWORK

>> Scenari della sicurezza

I sistemi RFID e Bluetooth LE presentano utili vantaggi nel settore della sicurezza: la facilità di installazione, la natura stand-alone del sistema, le molteplici funzioni configurabili (talvolta anche con app di servizio) e la precisione nell’intercettare il segnale RFID o Bluetooth LE – in particolare il sistema Beacon Wake-Up & Activator -, si traducono in un tool per evitare la collisione uomo-muletto o muletto-muletto, a cui si riferisce l’immagine qui a lato, e per immobilizzare robot antropomorfi, nel caso in cui un operatore si avvicini pericolosamente all’area di manovra, solo per citare alcuni esempi applicativi.

La sicurezza del lavoratore finalizzata all’uso corretto dell’impianto è un bisogno frequente in produzione, soddisfatto installando l’Activator sulla macchina e assegnando il Beacon Wake-up all’operaio autorizzato a lavorare sull’impianto: avvicinandosi all’Activator, il Beacon è risvegliato e, se autorizzato a procedere, genera in automatico l’evento di “accensione macchina”.

Altro use case di queste tecnologie ai fini della sicurezza è quello della video-sorveglianza: interagendo con l’architettura Bluetooth LE, il sistema è in grado di scremare la rilevazione delle entrate/uscite dall’area monitorata, scartando ad esempio il personale che indossa il Beacon Wake-up e trasformando la telecamera in un device smart che rileva solamente un preciso cluster di persone.

Il medesimo sistema è di supporto alla sicurezza anche degli operatori in ambienti pericolosi, tra cui i magazzini che stoccano materiale tossico/radioattivo: qui il sistema verifica la presenza dell’operatore, dotato di Beacon Wake-up, nell’area “rossa” da monitorare, dov’è installato l’Activator, con l’obiettivo di limitarne l’esposizione tramite allarmi sonori/visivi nel caso in cui la permanenza superi i tempi stabiliti.